Consegnati alla Soprintendenza i nuovi locali che ospiteranno i reperti rinvenuti nel porto di Cagliari

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È un prezioso scrigno nel cuore del lungomare di Su Siccu. Un deposito, ma anche un laboratorio ed un piccolo spazio espositivo delle testimonianze della Cagliari portuale che, finalmente, trovano una sistemazione degna del loro valore storico e culturale. Questa mattina, il Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, con una sobria cerimonia, ha consegnato alla Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna, Monica Stochino, le chiavi dell’appena riqualificato locale situato nel tratto compreso tra la Calata della Fiera e via Pessagno. Un fabbricato di circa 400 metri quadri, un tempo adibito ad officina della Guardia di Finanza, inserito in un lotto di circa un ettaro che, nell’ultimo anno, è stato sottoposto ad una radicale riqualificazione, per un importo complessivo di circa 650 mila euro. I nuovi locali consegnati alla Soprintendenza, nei quali, oltre a tutti gli adeguamenti impiantistici e strutturali, è stata prevista una migliore redistribuzione degli spazi interni, oltre ad accogliere i rinvenimenti archeologici attualmente ospitati in un fabbricato dell’AdSP nel molo Sabaudo, ospiteranno un laboratorio di restauro e potranno essere resi fruibili al pubblico per eventi espositivi e culturali”. L’opera inaugurata oggi è, inoltre, accompagnata da un ulteriore intervento di risistemazione della viabilità che collega l’area retrostante alla calata della Fiera all’accesso nord degli ex Magazzini del Sale, con l’obiettivo di creare continuità tra i due compendi portuali pregiati della città. Con i lavori, costati circa 600 mila euro, è stata, infatti, interamente ripristinata tutta l’arteria stradale circostante. In particolare, sono stati realizzati tutti i sottoservizi per lo smaltimento delle acque meteoriche, abbattuti i due edifici pericolanti un tempo utilizzati dalla Guardia di Finanza e dalla Marina Militare; ripristinato il manto stradale, ridisegnata la viabilità con la costruzione di una rotatoria, completata e messa in sicurezza la pista ciclabile esistente e tutto l’impianto di illuminazione. Un polo di pregio sul lungomare, dunque, che si inserisce a pieno titolo nel più ampio processo, messo in atto dall’AdSP, per la riqualificazione della lunga passeggiata compresa tra il molo Ichnusa e San Bartolomeo, e che, nei giorni scorsi, è stata definitivamente liberata dalla pessima immagine del relitto semiaffondato e pericolante della Gennaro Cantiello. Un’annosa questione legale, costata alle casse dell’AdSP circa mezzo milione di euro, che, dopo dieci anni, giunge ad una soluzione definitiva con la rimozione e demolizione dell’imbarcazione, e la bonifica del tratto di specchio acqueo che ritorna finalmente nella disponibilità dell’Ente. “Con le opere inaugurate oggi valorizziamo e restituiamo il dovuto decoro all’ultimo tratto della passeggiata retrostante Su Siccu – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Un compendio, compreso tra la Calata della Fiera ed il parco dei Magazzini del Sale, che assume una valenza strategica per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città. I locali consegnati alla Soprintendenza ai beni Archeologici ed il vicino Capannone del Sale sono infatti collegati da una viabilità adeguata e da una pista ciclabile più moderna e sicura che incentiveranno ulteriormente la fruizione dell’area e la creazione di nuove iniziative culturali e imprenditoriali”.

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