Gli scali sardi in prima linea con Tangeri per lo studio di MedCruise sulla decarbonizzazione dei porti europei

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Decarbonizzazione dei porti e adozione dell’Onshore Power Supply. Sono i due obiettivi sui quali la commissione ambiente di MedCruise, presieduta da Valeria Mangiarotti, responsabile marketing dell’AdSP del Mare di Sardegna, ha avviato uno studio approfondito a livello europeo, volto a conoscere lo stato dell’arte e i progetti che le autorità di gestione degli scali marittimi intendono adottare. Se ne è discusso proprio giovedì 12 ottobre, durante la sessantatreesima assemblea Generale di MedCruise a Burgas, in Bulgaria. All’interno del panel “Technical Environmental  Solutions & Ecosystem & Sustainability Environment, Social, Economical, Wildlife Departments” tenuto da Valeria Mangiarotti ed il collega del porto di Tangeri, Jamil Ouazzani, sono state presentate le principali scadenze, non derogabili, imposte dall’IMO sulla riduzione delle emissioni inquinanti del settore marittimo, che prevedono, un taglio del 50 per cento rispetto al 2008, entro il 2030, ed un’ulteriore stretta entro il 2050. Orizzonte sul quale MedCruise è da sempre impegnata per stimolare i propri porti associati ad adottare le misure necessarie per la salvaguardia del pianeta e prepararsi alle novità in materia (nuove tecnologie di alimentazione delle navi, best practices nelle operazioni in ambito portuale ecc..) introdotte dalle principali compagnie armatoriali. Si partirà, appunto, dall’analisi dei dati, a cura dell’italiana SRM, che emergeranno dall’indagine statistica somministrata dall’associazione dei porti crocieristici ai principali scali europei e che verranno resi noti dalla Commissione Ambiente di MedCruise nel 2024. Uno studio, quello che vede in prima linea i porti di sistema della Sardegna e Tangeri, che consentirà di tracciare una mappa accurata degli scali che hanno già adottato l’elettrificazione delle banchine come soluzione principale per l’abbattimento delle emissioni, ma anche di conoscere eventuali soluzioni alternative per l’adeguamento alle imminenti scadenze dell’Agenda 2030 e ai nuovi e più virtuosi traguardi dell’International Maritime Organization.

 

 

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