Il bunkeraggio come nuova prospettiva di crescita per il Sud del Mediterraneo

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Il futuro della crescita dei porti sardi passa anche dal rifornimento alle navi. Non solo per quelle che sostano nelle banchine dei sette scali isolani, ma anche per le 55 mila che annualmente solcano il bacino mediterraneo lungo le molteplici rotte commerciali che si snodano a qualche decina di miglia dalle coste sarde.
È la sintesi dell’intervento del Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana che, ieri pomeriggio, insieme al Segretario Generale, Natale Ditel, ha preso parte al tavolo tecnico internazionale che introduce l’odierna presentazione, a Napoli, del Quinto rapporto annuale di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno) e Banca Intesa San Paolo (Banco di Napoli) dal titolo “Italian Maritime Economy – Cina, corridoi energetici, porti e nuove rotte: geomappe di un Mediterraneo che cambia”.
Un incontro, quello di ieri, che ha raccolto le testimonianze e le proposte dei principali attori internazionali dell’economia del mare, come i rappresentanti dei porti del Nord Europa, della Cina, del Mediterraneo e della Corea; ma anche gli executives dei principali gruppi armatoriali del settore merci (come Maersk), studiosi delle principali Università dell’Estremo Oriente ed analisti del settore trasportistico.
Nel corso del dibattito, l’AdSP del Mare di Sardegna ha esposto i potenziali benefici per il settore portuale e per l’economia dell’isola attraverso il rifornimento delle navi che già sostano nelle banchine sarde, ma anche intercettandone di nuove tra quelle in transito nel Mediterraneo Sud Occidentale.
Un vero e proprio servizio allo shipping internazionale che potrebbe attribuire alla Sardegna un ulteriore vantaggio competitivo rispetto ad altri scali. Offerta, questa, che andrebbe ad aggiungersi alle agevolazioni che deriverebbero dalla piena operatività delle Zone Economiche Speciali e dall’integrazione del bunkeraggio tradizionale con altri tipi di approvvigionamenti di carburante a basso impatto ambientale, come il Gas Naturale Liquefatto, i cui progetti di realizzazione sono già in fase avanzata in diversi scali.
La due giorni dedicata all’economia marittima italiana – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – oltre ad essere un importantissimo momento di studio e riflessione su tematiche attualissime di rilevanza internazionale, è stata un’occasione per portare ad un tavolo di tale importanza, e con relatori provenienti da diverse parti del mondo, una proposta per incrementare la competitività dei nostri scali. Una sfida che, se ben integrata con l’offerta del sistema portuale sardo, siamo certi potrà contribuire a generare nuovi traffici e nuove ricadute economiche”.

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