Approvato in Comitato di Gestione il Bilancio di Sostenibilità 2021

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Un’Autorità di Sistema Portuale sostenibile, sempre più proiettata verso la digitalizzazione, l’innovazione, l’ambiente, la parità di genere e l’Europa. È quanto emerge dal Bilancio di Sostenibilità affidato dall’AdSP alla PricewaterhouseCoopers Business Services Srl e approvato, ieri pomeriggio, dal Comitato di Gestione e all’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare. Uno strumento di condivisione, previsto dagli obiettivi assegnati dal MIMS ai Presidenti delle AdSP italiane, che ripercorre, nella veste di bilancio non finanziario stilato secondo i parametri dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, quanto realizzato nel corso del 2021 all’interno dell’Ente e per la Comunità di persone, aziende, associazioni ed istituzioni che si riconosce ed agisce nei principali porti sardi. Una realtà, quella dell’Autorità di Sistema Portuale sarda, che, schematicamente, si articola in 8 scali, 44 milioni di tonnellate di merce, oltre 4 milioni e mezzo di passeggeri; una governance che ha registrato zero episodi di corruzione (grazie anche ad una formazione in materia che ha interessato il 91 per cento dei dipendenti). Evidente la ricaduta economica sul territorio isolano, con il 48 per cento dei fornitori del territorio sardo individuati con procedure ad evidenza pubblica. Sul lato ambientale, l’AdSP ha gradualmente raggiunto il 100 per cento sull’utilizzo di energia rinnovabile e sulla differenziazione dei rifiuti prodotti e raccolti, pari a 494 tonnellate annue. In ambito lavorativo interno, la fotografia del 2021 ritrae 79 dipendenti all’attivo, 99 per cento dei quali a tempo indeterminato ed una componente femminile impiegata pari al 45,6 per cento. Per quanto riguarda il valore economico direttamente generato nel 2021, lo stesso ammonta a 52 milioni e mezzo di euro, con una distribuzione all’esterno superiore ai 39 milioni. Una quota consistente deriva da un’attenta e costante ricerca di fondi (nazionali, comunitari e privati) per la realizzazione di studi, progetti, strutture materiali ed immateriali al servizio dei Porti e del sistema logistico. Enorme l’impatto delle somme previste per opere sbloccate nel 2021 nel sistema e, dunque, nell’economia locale e nazionale: circa 270 milioni di euro, cifra pari a circa il 27% dell’importo totale delle risorse previste dalle AdSP italiane per interventi nei porti. Innovazione e digitalizzazione hanno altresì ridotto le distanze tra uffici ed utenza, grazie al lancio, a fine anno, dello SUAMS, lo Sportello unico amministrativo del Mare di Sardegna che sarà ulteriormente implementato nel corso del 2022, per consentire a cittadini ed aziende di interagire con l’Autorità sempre più celermente e sostenibilmente. In tema di sostenibilità, nell’autunno 2021, l’Autorità ha proposto un articolato progetto di vera e propria transizione ecologica dei propri porti attraverso uno specifico Programma di azioni integrate (PAI) 2022-2026 denominato “Next rE-generation Ports”, ammesso al finanziamento dei fondi PNRR da parte del Ministero della transizione ecologica e che vedrà realizzare, entro il 2025, interventi per quasi 50 milioni di euro per l’abbattimento di 12 mila tonnellate annue di CO2 equivalenti nelle attività portuali, cui si sommeranno i benefici ambientali derivanti dall’elettrificazione delle banchine (cold ironing), alle quali il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha riservato uno stanziamento di oltre 70 milioni di euro. Sempre nel corso della seduta di ieri pomeriggio del Comitato di Gestione, è stato adottato il Piano operativo di intervento di sistema 2022 (POI), documento finalizzato alla formazione professionale per la riqualificazione del personale delle imprese portuali. Obiettivo del piano per il 2022, lo stanziamento di 220 mila euro per una prima “Formazione operativa”, costituita da corsi specifici professionali (per gruisti, carrellisti, palisti, rallisti), oltre alla possibilità di acquisire patenti specifiche (C+E+CQC) indispensabili per la guida di mezzi portuali sulla viabilità ordinaria interna ed esterna dei porti, senza tralasciare corsi base di inglese utili allo scambio di comunicazioni porto – nave. “Il Bilancio di Sostenibilità ed i risultati conseguiti altro non sono che il frutto, oltre che del lavoro intenso e professionale di tutto il personale dell’Ente, anche di un dialogo costante e cristallino con il cluster portuale – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Un valore pubblico, quello generato, volto al miglioramento del benessere sociale della Comunità portuale e non solo, possibile grazie alla capacità organizzativa costruita gradualmente nei primi anni di mandato, alle preziose competenze delle risorse umane, alla rete di relazioni interne ed esterne, alla spiccata capacità nell’interpretare le istanze territoriali e nel dare risposte adeguate”.

 

 

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